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A Gaza spenti tutti i generatori all’ospedale Al Shifa

AttualitàA Gaza spenti tutti i generatori all'ospedale Al Shifa

L’ospedale è isolato, i pazienti stanno morendo

Roma, 11 nov. (askanews) – “Questo è il momento su cui avevamo in guardia il mondo intero, tutti i generatori sono spenti, tutte le fonti di energia sono esaurite”: lo ha detto ad Al Jazeera il vice ministro della Sanità della Striscia di Gaza, Youssef Abu Alreesh, che si trova all’interno dell’ospedale al-Shifa, il più grande dell’enclave palestinese, circondato dalle forze israeliane.

“Abbiamo 39 neonati nelle incubatrici, quei bambini stanno lottando contro la morte”, ha denunciato, aggiungendo: “Nessuno può muoversi nel complesso, i cecchini sono posizionati ovunque, oltre ai droni che prendono di mira e uccidono qualsiasi persona si muova”. Il vice ministro ha riferito di “violenti scontri nei pressi dell’ospedale”. “Tutto quello che posso dire è che abbiamo iniziato a perdere vite umane. I pazienti muoiono di minuto in minuto, anche i bambini nelle incubatrici. Abbiamo perso un bambino nell’incubatrice, abbiamo perso anche un giovane nel reparto di terapia intensiva”: è quanto ha detto ad al Jazeera il direttore dell’ospedale al Shifa di Gaza City, Muhammad Abu Salmiya. La struttura ospedaliera, la più grande della Striscia di Gaza, “è circondata e gli edifici dell’ospedale presi di mira, le forze di occupazione israeliane sono fuori e impediscono a chiunque di muoversi”.

“L’ospedale è rimasto senza elettricità, senza internet e perfino senza acqua e forniture mediche – ha proseguito Abu Salmiya – siamo totalmente tagliati fuori dal mondo, siamo a pochi minuti da una morte imminente. Siamo bloccati, abbiamo inviato molti SOS al mondo intero, non c’è stata risposta, nessuna risposta”.

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