(Adnkronos) – “E’ possibile/probabile che altre persone siano state infettate” dal virus dell’Aviaria A(H5N1) ad alta patogenicità che sta alimentando l’epidemia in corso tra le vacche negli Usa, “ma non siano state diagnosticate”. Teme contagi sommersi lo scienziato americano Eric Topol, vice presidente esecutivo Scripps Research, fondatore e direttore Scripps Research Translational Institute, che commenta su X la lettera all’editore pubblicata sul ‘New England Journal of Medicine’ con i “dettagli del primo caso umano documentato di influenza aviaria H5N1 nell’epidemia pervasiva dei bovini da latte”.
L’infezione ha colpito un lavoratore del settore lattiero-caseario in Texas, che ha manifestato una congiuntivite con emorragia a entrambi gli occhi, senza compromissione della vista, trattata e risolta con il farmaco antivirale oseltamivir. Nessun altro sintomo per l’uomo, i cui contatti stretti sono stati sottoposti a profilassi con lo stesso medicinale e non hanno sviluppato segni di contagio. Nella corrispondenza sul Nejm viene riportata anche la foto degli occhi del paziente.