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Banco Alimentare: per colpa della burocrazia raccolta cibo in ritardo

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L’appello del presidente Bruno a Cibus, la povertà assoluta aumenta

Parma, 8 mag. (askanews) – La povertà assoluta in Italia continua ad aumentare e coinvolge poco meno del 10% della popolazione, come confermano le ultime rilevazioni. Per questo c’è bisogno di aumentare il numero di aziende che fanno della donazione di alimenti una pratica continuativa a sostegno delle strutture caritative che assistono i poveri. “Purtroppo in questi mesi lungaggini burocratiche e problemi amministrativi” ministeriali “non hanno consentito ancora a noi di ricevere cibo per cui siamo un po’ in difficoltà”. È l’appello lanciato a Cibus da Giovanni Bruno, presidente della Fondazione Banco Alimentare, che ha presentato i dati di un’indagine sulle eccedenze e sullo spreco alimentare nell’industria della trasformazione realizzata dal Politecnico di Milano.”Il 2024 per noi si è aperto con un’attività assolutamente ordinaria per quanto riguarda i recuperi attraverso i nostri canali che sono l’industria, la grande distribuzione e la ristorazione – ha ricordato Bruno -. La nostra presenza qui a Cibus è motivata dal desiderio e della necessità di rafforzare la partnership con le industrie con cui c’è già un rapporto avviato e auspicabilmente stringerne di nuove per aumentare la capacità di recupero. Ormai il recupero non è più una buona azione, ma deve essere una pratica sempre più strutturata per quanto riguarda le aziende, proprio in una logica di economia circolare contro lo spreco”.”Quest’anno i dati dell’Istat preliminari ci dicono che la povertà assoluta in Italia è aumentata ancora – ha proseguito il presidente della Fondazione Banco Alimentare -: siamo al 9,8% della popolazione italiana, quindi 5 milioni e 750 mila persone sono in questa situazione. Per cui il bisogno è sicuramente tanto” e “occorre che ognuno faccia la sua parte”.”Il Banco Alimentare distribuisce anche derrate alimentari rivenienti dai Fondi europei e dai Fondi nazionali – ha concluso Bruno -. Purtroppo in questi mesi lungaggini burocratiche e problemi amministrativi non hanno consentito ancora a noi di ricevere cibo per cui siamo un po’ in difficoltà. Per questo l’appello a tutti perché nulla vada sprecato”.

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