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Barack Obama sta con Harvard: “Le altre università seguano il suo esempio”

MondoBarack Obama sta con Harvard: “Le altre università seguano il suo esempio”

ROMA – “Harvard, un esempio da seguire anche per le altre università”: a dirlo è Barack Obama, ex presidente degli Usa ed ex studente alla Harvard Law School, dopo lo stop dei finanziamenti decisi dal governo federale come ritorsione al diniego dell’ateneo di allinearsi alle richieste di modifica della propria governance. “Harvard ha dato l’esempio ad altre istituzioni di istruzione superiore- scrive infatti Obama dal suo profilo X- respingendo un tentativo illegittimo e maldestro di soffocare la libertà accademica e adottando misure concrete per garantire che tutti gli studenti di Harvard possano beneficiare di un ambiente di ricerca intellettuale, dibattito rigoroso e rispetto reciproco. Speriamo- aggiunge infine-che altre istituzioni seguano l’esempio”.

Harvard has set an example for other higher-ed institutions – rejecting an unlawful and ham-handed attempt to stifle academic freedom, while taking concrete steps to make sure all students at Harvard can benefit from an environment of intellectual inquiry, rigorous debate and… https://t.co/gAu9UUqgjF— Barack Obama (@BarackObama) April 15, 2025

Nel braccio di ferro intercorso tra l’università di Cambridge, in Massachusetts, e l’amministrazione Trump in ballo di sono 2 miliardi di dollari di sovvenzioni pluriennali e 60 milioni di dollari in contratti pluriennali: una posta ingente ma che, per l’ateneo, non vale la sua libertà e indipendenza. Così ha rigettato in toto le imposizioni avanzate della Casa Bianca, ritenendole illegittime e incostituzionali.

FONDI SOSPESI ANCHE PER ALTRI ATENEI

Ma non solo Harvard è finita nel mirino della scure governativa: la Columbia di New York il mese scorso ha perso 400 milioni di dollari di sovvenzioni e contratti. Stessa sorte per la University of Pennsylvania, a cui sono stati congelati fondi per 175 milioni di dollari. E ancora, la Johns Hopkins University del Maryland, uno dei più importanti centri di ricerca scientifica del Paese, ha annunciato il licenziamento di 2.000 persone a causa dei tagli nei finanziamenti federali.

LE MOTIVAZIONI: LOTTA ALL’ANTISEMITISMO E DISMISSIONE DELLE POLITICHE “DEI”

Ma cosa sta chiedendo la Casa Bianca ai principali atenei americani? Le attenzioni riguardano quelli che ormai sono identificati come cavalli di battaglia della politica trumpiana: lo stop alle politiche “Dei” sulla diversità, l’equità e l’inclusione, il divieto agli atleti transgender di partecipare a competizioni sportive, o ancora più attuale, riferendosi al caso di Harvard, il “porre fine all’antisemitismo incontrollato”, di cui le proteste pro-Palestina nei campus sarebbero una evidente manifestazione.

LE MANIFESTAZIONI PER GAZA, ARRESTI E RITORSIONI

I tentativi di spegnere ogni forma di protesta tra gli universitari contro la guerra tra Israele e Gaza è una vera e propria missione per l’amministrazione americana. Le manifestazioni sono iniziate ormai un anno fa negli atenei di tutto il Paese, così come gli interventi delle forze dell’ordine, gli arresti degli studenti e i fogli di via per gli studenti stranieri. Dell’ultimo caso ne parlano le testate americane proprio in queste ore: uno studente della Columbia University è stato infatti fermato dalle autorità per l’immigrazione nel Vermont durante il colloquio di naturalizzazione, come “ritorsione diretta” per la sua partecipazione alle proteste contro la guerra tra Israele e Gaza, afferma il suo avvocato. Ora si tenta di colpire direttamente le università che “non fanno abbastanza” per azzerare questo tipo di eventi.

NEW: A Columbia University student was detained by immigration authorities in Vermont during his naturalization interview on Monday in “direct retaliation” for his participation in protests against the Israel-Gaza war, his lawyer says. https://t.co/28BkjD1F6X— NBC News (@NBCNews) April 15, 2025

(fonte foto di apertura: X, dall’archivio dell’Harvard University)
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