La Corte ritiene che il Getty Trust agì “con negligenza o in malafede”
Bruxelles, 2 mag. (askanews) – Per la Corte europea dei Diritti dell’Uomo è legittima la richiesta di restituzione all’Italia di una statua in bronzo del periodo greco classico facente parte del patrimonio culturale nazionale, “L’Atleta vittorioso”, attribuita a Lisippo, che si trova attualmente al Getty House Museum di Malibu, in California, Stati Uniti.
La Corte lo ha confermato in una sentenza emessa oggi a Strasburgo. I giudici hanno ritenuto che la tutela del patrimonio culturale e artistico di un paese rappresenti uno scopo legittimo, ai sensi della Convenzione europea dei diritti dell’uomo. La sentenza ricorda, tra l’altro, due convenzioni internazionali (Unesco, 1970, e Unidroit, 1995), una direttiva e un regolamento Ue (rispettivamente del 2014 e del 2009) riguardanti il furto, l’esportazione illecita, il trasferimento di proprietà illecito e la restituzione di beni culturali.
La Corte ha considerato che il Getty Trust aveva agito “con negligenza o in malafede” acquistando la statua, pur essendo a conoscenza delle richieste dello Stato italiano e degli sforzi che aveva intrapreso per recuperarla, ha giudicato la decisione di confisca “proporzionata” allo scopo di assicurare la restituzione all’Italia dei beni rientranti nel suo patrimonio culturale.
La statua era stata ritrovata nell’estate del 1964 al largo delle coste italiane da due motopescherecci che l’avevano agganciata con le reti e quindi portata a terra preso il porto di Fano, senza denunciare il fatto alle autorità competenti, e dopo una lunga serie di passaggi di mano era stata acquisita, illegalmente secondo le autorità italiane, da parte del J. Paul Getty Trust.