Dopo 18 mesi di stallo politico, Israele si avvia a uscire dall’impasse con un “esecutivo di emergenza nazionale”. Niente quarte elezioni, complice la crisi coronavirus Benny Gantz e Benjamin Netanyahu hanno firmato un accordo per governare uniti il Paese, con la carica di premier a rotazione tra i due, a cominciare dal leader del Likud per i primi 18 mesi.
Una doccia fredda per gli ex alleati di Gantz, che con lui si erano presentati agli elettori assicurando che non avrebbero mai fatto parte di un esecutivo guidato da Netanyahu.
Quest’ultimo è riuscito a evitare la minaccia di una legge ad hoc anti-Bibi che lo avrebbe escluso dalla premiership e messo a repentaglio la sua sopravvivenza politica,
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