Rende all’umanità un servizio di immenso valore
Roma, 28 ott. (askanews) – “Occorre far crescere – nelle istituzioni e nella società – la consapevolezza che le risorse investite in ricerca tornano moltiplicate”. Lo sottolinea il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, intervenendo alla cerimonia al Quirinale per “I giorni della Ricerca”.
“Sono tanti anche i giovani ricercatori che trovano spazio all’estero e, pur desiderando di operare in Italia, vi restano e raggiungono livelli di assoluta eccellenza. È interesse nazionale fare in modo che possano conseguirli nel nostro Paese”, ha ammonito il capo dello Stato. “Per consentire che l’efficacia dei risultati della ricerca non incontri ostacoli è necessario rimuovere e superare condizioni di divario territoriale. È nostra responsabilità far sì che questi divari non si propongano nella lotta ai tumori”. “La collaborazione tra studiosi, il lavoro di laboratorio senza frontiere, ha reso in quel caso, e rende costantemente, all’umanità un servizio di immenso valore”. “La conoscenza non ha patria perché appartiene all’umanità, è la torcia che illumina il mondo – ha osservato il capo dello Stato citando Pasteur -. La collaborazione tra ricercatori costituisce, inoltre, un segno di pace e di convivenza. Prezioso in questo periodo della vita internazionale. Impedirla, renderla difficile, sarebbe disumano”. “L’universalità delle cure e la parità dei diritti sono principi irrinunciabili della Repubblica, come ci prescrive la Costituzione”, ha aggiunto.