(Adnkronos) – Un’attesa lunga più di vent’anni è terminata oggi con la simbolica posa della prima pietra di quello che sarà il nuovo porto commerciale di Fiumicino alla presenza del Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino e del Sindaco di Fiumicino, Mario Baccini, oltre che della vice-presidente della Regione Lazio Roberta Angelilli.
Una prima pietra – con tanto di contratto firmato tra le parti e benedizione religiosa – posata con delicatezza sul fondale alla destra del molo nord e dell’imboccatura del porto canale, da un’imbarcazione con la promessa collettiva di risolvere tanti dei problemi di quest’area con un primo investimento finanziato dal Ministero di 55 milioni. Il progetto prevede la realizzazione di una diga di sopraflutto per garantire la sicurezza del porto proteggendolo dalle mareggiate sempre più frequenti. I lavori dovrebbero concludersi da contratto entro fine febbraio del 2026 e prevedono anche il completamento dell’opera con una darsena servizi per la flotta pescherecci. A terra invece, è prevista un’area di oltre 3 ettari per le infrastrutture dei pescherecci, oltre alla delocalizzazione di alcuni importati cantieri nautici ora allocati dentro Fiumicino con le immaginabili problematiche logistiche
«È un altro esempio dell’Italia del fare – spiega il Ministro Salvini – dopo decenni e decenni, anche se parlando con qualche anziano locale dicono che l’attesa durava da un secolo, sono orgoglioso della posa di questa prima pietra di un porto importante. Che sarà capace di generare lavoro, bellezza, ricchezza, turismo. Perché Fiumicino non è solo l’aeroporto ma una comunità di imprenditori, ristoratori e pescatori e sono orgoglioso di aver contribuito col Ministero all’inizio di un percorso perché poi bisognerà preparare altri progetti. Per me sbloccare cantieri è una ragione di vita e spero che nessuno abbia intenzione di bloccare i cantieri con qualcuna delle inchieste in atto in qualche altro posto. Inchieste che legittimamente devono andare avanti ma senza frenare lo sviluppo di località come Bari, Genova e anche Fiumicino. Sviluppo che serve a tutti marinai, cittadini, pescatori. Perché l’Italia ha bisogno di porti, strade, ferrovie e anche ponti”.
“Solo da noi – ha aggiunto – si litiga per un ponte che non ha colore politico, è utile a tutti. Un ponte unisce. Poi a Civitavecchia stiamo contribuendo con altri investimenti allo sviluppo del porto. E poi penso alle strade. Perché al mare bisogna arrivarci e quindi va sistemata la Roma Latina, la Pontina anche quella ferma da decenni”.
Per il Sindaco di Fiumicino, Baccini, il nuovo porto rappresenta “la crescita costante di Fiumicino come città. Eravamo considerati come una dependance di Fiumicino ma stiamo dimostrando di essere molto di più tra BluEconomy e Green Economy. Grazie all’impegno del Ministero e dell’Autorità portuale, con questa opera metteremo in sicurezza tutta la nostra flotta pescherecci e parte della cantieristica”.
A chiudere gli interventi le parole del Presidente dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Centro Settentrionale, Pino Musolino: «Intanto passiamo dalle parole ai fatti. Poi, questo è il primo porto commerciale che parte da zero in Italia negli ultimi 40 anni. È un orgoglio non solo nostro ma di tutto il paese