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Siria, l’Italia con l’Onu evacua connazionali e stranieri da Aleppo

Dall'Italia e dal MondoSiria, l'Italia con l'Onu evacua connazionali e stranieri da Aleppo

Italiani attesi a Damasco da ambasciatore Ravagnan
Roma, 30 nov. (askanews) – Le Nazioni Unite hanno avviato oggi un’evacuazione da Aleppo verso Damasco, dopo l’attacco di militanti del movimento radicale Hayat Tahrir al Sham (HTS). Un primo convoglio di auto è già in viaggio per uscire dalla città. Secondo quanto si apprende da fonti della Farnesina, in questo convoglio ci sono mezzi con alcuni italiani a bordo. Altri pullman Onu sono invece in attesa di uscire.
L’Ambasciata a Damasco – è in sede il nuovo ambasciatore Ravagnan – in stretta collaborazione con la presidenza del Consiglio, è in contatto con il gruppo e riceverà i connazionali, in maggioranza doppi cittadini. Una volta arrivati a Damasco si valuterà il da farsi, ovvero se rimanere nella capitale o procedere a un nuovo spostamento.
Un limitato numero di religiosi ha deciso di restare ad Aleppo, riferiscono le fonti, contando sui buoni rapporti stabiliti dai Francescani con tutte le comunità. L’ambasciatore Ravagnan è in contatto con loro, mentre si stanno aiutando tutti i religiosi che vogliono uscire. Ravagnan è anche in contatto con il vescovo, che sta bene ed è monitorato nella misura del possibile. Nel contesto di permanente instabilità che caratterizza il Nord siriano, il 27 novembre militanti del movimento radicale Hayat Tahrir al Sham/HTS – che, con la tacita protezione turca, governa l’area di Idlib – hanno lanciato un poderoso attacco in direzione di Aleppo, posta a pochi chilometri dalla linea di demarcazione. Ne sono nati scontri violenti, con decine di morti da entrambe le parti. Il gruppo militante ha occupato diversi villaggi e interrotto l’autostrada M5.
L’attacco, riferiscono le fonti, non è avvenuto a sorpresa, ma con inaspettata rapidità. Al momento non è chiaro l’obiettivo degli aggressori, ovvero se si tratti di una prova di forza finalizzata al negoziato oppure se vi sia una più articolata strategia.
L’attacco ha avuto un inevitabile impatto negativo sulla popolazione civile, con circa 10.000 sfollati in città, che si sono aggiunti a quelli arrivati dal Libano nelle scorse settimane.
Stamattina Aleppo risulta in quasi totale controllo dei militanti HTS. Non risultano violenze a danno di civili e nulla è stato segnalato dai connazionali, hanno concluso le fonti.

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