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Tumore seno precoce, Novartis annuncia ok Commissione Ue a ribociclib

Dall'Italia e dal MondoTumore seno precoce, Novartis annuncia ok Commissione Ue a ribociclib

Per trattamento in ampia popolazione di pazienti ad alto rischiodi recidiva
Roma, 28 nov. (askanews) – Novartis ha annunciato oggi che la Commissione Europea (CE) ha approvato ribociclib in combinazione con un inibitore dell’aromatasi (AI) per il trattamento in fase adiuvante dei pazienti con tumore della mammella precoce (EBC) hormone receptor positivo (HR+), human epidermal growth factor receptor 2 negativo (HER2-), ad alto rischio di recidiva1. L’approvazione si basa sui risultati dello studio pivotal di fase III NATALEE, che ha incluso una vasta popolazione di pazienti con tumore della mammella precoce HR+/HER2- in stadio II e III, compresi quelli senza coinvolgimento linfonodale. Lo studio ha mostrato una riduzione significativa e clinicamente rilevante del 25,1% del rischio di recidiva della malattia con ribociclib più terapia endocrina (ET) rispetto alla sola ET. Il beneficio in termini di sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS) è stato osservato in modo coerente in tutti i sottogruppi di pazienti.
“Per molte pazienti diagnosticate con carcinoma mammario precoce HR+/HER2- in stadio II o III, il rischio di recidiva della malattia, nonostante il trattamento con terapia endocrina, rimane sostanziale, anche dopo decenni”, ha dichiarato il Prof. Michelino De Laurentiis, direttore S.C. Oncologia Clinica Sperimentale di Senologia dell’Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori “Fondazione Giovanni Pascale”. “Questa approvazione rappresenta una pietra miliare per la comunità europea con una nuova opzione terapeutica per ridurre il rischio di recidiva in un’ampia popolazione di pazienti. È una notizia incoraggiante sia per i medici, sia per le pazienti, incluse quelle senza coinvolgimento dei linfonodi, ma con almeno un fattore di rischio aggiuntivo”.
Il carcinoma mammario è il tumore più comunemente diagnosticato in Europa, con circa il 70% dei casi diagnosticati nelle fasi iniziali della malattia. Nonostante le attuali opzioni terapeutiche, i pazienti con carcinoma mammario precoce HR+/HER2- in stadio II e III rimangono a rischio di recidiva a lungo termine, spesso sotto forma di malattia avanzata incurabile.
“La prospettiva della recidiva del carcinoma mammario può essere una fonte di preoccupazione per coloro che hanno ricevuto una diagnosi in fase precoce. Come Novartis ci impegnamo affinchè i pazienti abbiano accesso a opzioni terapeutiche che aiutino a ridurre al minimo il rischio di recidiva”, ha dichiarato Paola Coco, Medical Affairs Head di Novartis Italia. “Siamo orgogliosi di questa approvazione, che contribuirà a rispondere ad un importante bisogno medico non ancora soddisfatto e a migliorare e prolungare la vita in una popolazione sempre più ampia di pazienti in Europa e in Italia”.
Questa notizia segue la recente approvazione da parte della Food and Drug Administration (FDA) di ribociclib per i pazienti con tumore della mammella precoce e la raccomandazione come trattamento adiuvante preferenziale di Categoria 1 nelle Linee Guida di Pratica Clinica in Oncologia del National Comprehensive Cancer Network* (NCCN Guidelines®). Ribociclib ha ottenuto anche il punteggio più alto (A) nell’European Society for Medical Oncology- Magnitude of Clinical Benefit Scale (ESMO-MCBS) per l’EBC.
Dopo la presentazione dei recenti dati ad ESMO 20246, Novartis continuerà a valutare i risultati dei pazienti coinvolti nello studio NATALEE a lungo termine, inclusa la sopravvivenza complessiva.
Lo studio NATALEE. NATALEE è uno studio globale di Fase III, multicentrico, randomizzato, in aperto, disegnato per valutare l’efficacia e la sicurezza di ribociclib in combinazione con ET come trattamento adiuvante sperimentale rispetto alla sola ET nei pazienti con EBC HR+/HER2- in stadio II e III, condotto in collaborazione con TRIO. La ET adiuvante in entrambi i bracci di trattamento era un inibitore non steroideo dell’aromatasi (NSAI; anastrozolo o letrozolo) e, se necessario, goserelin. L’endpoint primario dello studio NATALEE è la sopravvivenza libera da malattia invasiva (iDFS), definita dai criteri Standardized Definitions for Efficacy End Points (STEEP). Un totale di 5.101 pazienti adulti con EBC HR+/HER2- provenienti da 20 paesi sono stati randomizzati nello studio.
Crediti: foto di Angiola Harry su Unsplash

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