Per una maggiore sicurezza e legalità nel settore automotive
Roma, 30 mag. (askanews) – Sottoscritto un protocollo d’intesa, volto a promuovere princìpi di legalità anche nel settore automotive, tra il Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti – Dipartimento per i Trasporti e la Navigazione – Direzione Generale per la Motorizzazione – e UNASCA.Secondo i dati del 2023, sono stati importati in Italia 175.000 veicoli dall’UE, di cui l’82% usati. L’accordo si propone di contrastare il traffico internazionale e il riciclaggio di veicoli, con particolare attenzione alla prevenzione delle “false nazionalizzazioni”.Filiberto Mastrapasqua, Direttore del Servizio Polizia Stradale:”Proprio il concetto di sicurezza stradale richiede la collaborazione di tutti gli enti e di tutte le istituzioni preposte ad affrontare questo argomento. Per questo è importante questo aspetto operativo”.L’accordo prevede anche la definizione di piani operativi specifici per coinvolgere altre amministrazioni, enti, associazioni e soggetti privati nel raggiungimento degli obiettivi prefissati, garantendo un impegno concreto e misurabile verso la prevenzione dell’illegalità nel settore automotive.Giueppe Guarino, segretario nazionale Studi di Unasca:”Vogliamo diventare quel soggetto che fa un filtro importante contro l’illegalità e quindi dare certezze ai cittadini quando si affidano all’acquisto di un veicolo straniero perchè questo oltre che legalità è anche sicurezza”.Un impegno a lungo termine, che sottolinea la determinazione delle parti nel perseguire un obiettivo comune di sicurezza e legalità, fondamentale per la tutela dei cittadini e per la promozione di un mercato equo e trasparente.On. Andrea Casu (Pd), Componente Commissione Trasporti Camera:”Questo protocollo è una tessera di un mosaico molto più ampio per questo anche nell’esame del Codice della Strada che sta andando avanti al Senato continuiamo a presentare emendamenti per far si che la sicurezza stradale, la vita delle persone sulle strade sia al primo posto in quelle norme che hanno suscitato anche critiche vengano modificate nella direzione di una maggiore sicurezza per tutti”.