di Alessio Pisanò e Marta Tartarini
STRASBURGO – Il Parlamento europeo riunito a Strasburgo ha approvato con 523 voti positivi, 46 voti contrari e 49 astenuti il regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull’intelligenza artificiale, proposto dall’europarlamentare del Partito democratico Brando Benifei. Lo scopo è quello di avere un’intelligenza artificiale affidabile che rispetti i diritti fondamentali e i valori dell’Unione sanciti dai trattati, sostenendo allo stesso tempo l’innovazione e il contesto imprenditoriale.
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Il nuovo quadro comune offre una classificazione per i sistemi di intelligenza artificiale con requisiti e obblighi diversi basati sul rischio che essi apportano. I sistemi che presentano rischi “inaccettabili” sono vietati mentre quelli considerati “ad alto rischio”, ovvero che possono avere un impatto negativo sulla salute, sulla sicurezza o sui diritti fondamentali delle persone, sono autorizzati ma soggetti a una serie di requisiti per accedere al mercato dell’Ue. Anche i sistemi di Ia che presentano rischi limitati a causa della loro mancanza di trasparenza saranno soggetti a requisiti di informazione e trasparenza.
BARACHINI: IMPORTANTE LEGGE IN UE, DIFENDERE DIRITTO D’AUTORE
“Oggi siamo alle porte di una seconda grande rivoluzione, dobbiamo essere preparati a governarla. Credo che oggi l’Europa abbia fatto una cosa molto importante: poco fa il Parlamento europeo ha votato una legge sull’intelligenza artificiale, identificando i rischi ma non dobbiamo parlare solo di rischi. Noi dobbiamo proteggere il lavoro di oggi“. Lo dice il sottosegretario all’Editoria ed all’Informazione, Alberto Barachini, durante la premiazione alla Camera di alcune classi, vincitrici di un progetto di educazione civica. Per Barachini si tratta di “difendere il diritto d’autore, il volto di chi fa informazione e poi la marcatura temporale, perché è fondamentale sapere dove origina un contenuto e quando è stato creato per evitare le fake news”.
NASTASI (SIAE): REGOLAMENTO UE HA RECEPITO I NOSTRI APPELLI
“L’approvazione dell’Ai Act da parte del Parlamento Europeo, oltre a dotare l’Ue di una legge, la prima al mondo, che disciplina lo sviluppo e l’utilizzo di sistemi di Ai anche nell’industria creativa, è la dimostrazione di quanto può essere efficace il nostro comparto quando si muove in maniera congiunta e unitaria”. Così in una nota Salvatore Nastasi, presidente Siae. “Sono stati infatti pienamente recepiti e sposati gli appelli che il nostro comparto, già da diversi mesi, aveva portato all’attenzione dei referenti politici, affinchè le grandi opportunità offerte dall’intelligenza artificiale fossero regolamentate, nell’ottica della massima trasparenza e della tutela degli autori ed editori. Per una volta- aggiunge- la politica e il mondo produttivo dimostrano di stare al passo con le rivoluzioni tecnologiche che hanno già iniziato a cambiare le regole del gioco, incidendo tanto nel nostro lavoro quanto nella vita quotidiana”.
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